Spesometro 2018 auto e redditometro 2018
Il 6 aprile 2018 è l’ultimo giorno utile per comunicare i dati dello spesometro auto, relativi al secondo semestre 2017. Il fisco controlla le spese auto per verificare quanto dichiarato. Tasse auto 2018
SPESOMETRO AUTO 2018 – Lo Stato ci tiene d’occhio e controlla le nostre spese per contrarle a quanto dichiarato. Dal 2010 il Fisco controlla infatti i cittadini attraverso lo Spesometro. Attraverso questo strumento l’Agenzia delle Entrate di tenere sotto controllo, oltre che i conti correnti bancari e postali dei contribuenti, anche le loro spese, soprattutto quelle di una certa importanza come abiti costosi, auto di lusso, yacht, immobili, ecc. Dal 2017 si chiama Comunicazione IVA ed il formato del file ora è XML.
Spesometro auto 2018 | COME FUNZIONA
Lo spesometro funziona oltre una soglia di spesa da parte di un cittadino privato, che serve al Fisco per verificare se il tenore di vita è coerente con quanto dichiarato. In particolare si attiva per acquisti superiori a 3.600 euro IVA inclusa, o superiori a 3.000 euro se l’acquirente è un professionista/azienda, il cedente/negoziante dovrà raccogliere i suoi dati anagrafici e trasmetterli all’Agenzia delle Entrate.
Il 6 aprile 2018 è l’ultimo giorno utile per comunicare i dati relativi alle fatture del secondo semestre 2017.
Di seguito una panoramica dei dati da comunicare:
– partita Iva (nei rapporti B2B) o Codice Fiscale (nei rapporti B2C);
– data e numero della fattura (per le fatture emesse si fa riferimento alla data relativa al periodo in considerazione; per quelle ricevute, alla data di registrazione);
– tipologia dell’operazione;
– base imponibile;
– aliquota applicata;
– imposta;
– bollette doganali attive e passive senza indicazione del Paese extra Ue.
Dal famigerato Spesometro sono esonerati:
– le amministrazioni pubbliche in relazione ai dati delle fatture emesse nei confronti dei consumatori finali;
– gli agricoltori in regime di esonero per aver realizzato nell’anno solare precedente un volume d’affari non superiore ad euro 7.000 costituito per almeno 2/3 da cessione di prodotti agricoli od ittici (art. 34, c. 6, D.P.R. n. 633/1972), a condizione che la loro attività sia ubicata nei territori montani (art. 9, D.P.R. n. 601/1973);
– i soggetti in regime forfetario e quelli nei regimi dei minimi;
– i soggetti che hanno optato per il regime facoltativo di trasmissione dei dati delle fatture all’Agenzia delle entrate (art. 1, c. 3, DLgs. n. 127/2015).
Spesometro 2018 | PASSAGGI DI PROPRIETÀ
Nello spesometro dunque ci vanno dentro anche gli acquisti di un’auto o la cessione, anche perché il Fisco non è in possesso direttamente dei dati relativi ai passaggi di proprietà auto, che diventando così difficile da monitorare con esattezza.
Una volta che il Fisco a disposizione i dati di chi ha comprato una macchina le andrà ad incrociare con quanto dichiarato annualmente. Perciò se si acquista un’auto di lusso, cha va oltre il proprio tenore di vita, si dovrà giustificare la provenienza del denaro usato per l’acquisto.
E se l’auto viene presa a rate? Lo spesometro va a controllare le rate effettivamente versate nello stesso anno. In poche parole il Fisco analizza la quota versata durante l’anno per effettuare il controllo fiscale.
REDDITOMETRO 2018
Come lo spesometro anche il redditometro serve per controllare i contribuenti italiani e tra le 100 voci disponibili c’è anche quella relativa all’acquisto di un’auto. In particolare il redditometro auto 2018 prende in considerazione tutte le auto di lusso, storiche e d’epoca oltre che a camper, roulotte, caravan e motoveicoli e in generale tutti i mezzi di trasporto anche aerei e imbarcazioni.
Negli indici di spesa del redditometro rientrano anche le automobili di bassa cilindrata e quelle superiori ai 21 cv, che sono intestate al figlio che non lavora o alla moglie casalinga, o al contribuente stesso, non importa quindi se auto di lusso vecchia o nuova o se alimentata a benzina, ibrida o diesel comunque rientra nella dichiarazione dell’accertamento sintetico del redditometro.
Redditometro auto 2018 | SOPRA I 21 CV
Il redditometro auto di Lusso scatta sopra i 21 cavalli fiscali che equivalgono ai 2.080 cc di cilindrata in su, ovvero, auto che sviluppano costi di acquisto e spese di manutenzione, assicurazione e bolli costosi.
Gli autoveicoli nel redditometro sono divisi per potenza in Kw e per ricavare il calcolo esatto della spesa bisogna dividere quelli “fino a 100 KW” da quelli “superiori a 100 KW”.
Anche le Auto d’epoca fanno parte nel nuovo Redditometro perché il loro possesso impone, oltre alle spese di circolazione, particolari spese per la manutenzione.