Mazda MX-5, prova prezzi caratteristiche 1.5 e 2.0
NIZZA – Qualche mese fa in terra spagnola (Barcellona) avevamo avuto già il piacere, con un incontro ravvicinato, di toccare e provare la nuova MX-5, ammirandola dal vivo e verificando su strada con un primo contatto i grandi sforzi raccontati dai giapponesi. L’impegno profuso è stato elevatissimo grazie al quale è stata poi realizzata questa nuova configurazione della spider più venduta al mondo, la Miata che adesso è lunga 3,9 m, larga 1,73 m è più corta di 3 cm.
MAZDA JINBA ITTAI
Alla base di questa nuova MX-5 c’è la filosofia “Jinba Ittai” che rappresenta in giapponese l’armonia tra cavallo e cavaliere. Allo stesso modo la ritroviamo sulla nuova Mazda MX-5 con una fusione magica tra pilota e vettura. Masashi Nakayama il disigner l‘ha voluto rimarcare: “L’abbiamo pensata per esprimere al massimo accoglienza, confort ed ergonomia, ispirandoci alla filosofia Jinba Ittai, la stessa che abbiamo cercato di avere sulla MX-5“.
Oltre alla meccanica, interessanti novità come gli altoparlanti integrati nei poggiatesta, il sistema multimediale di ultima generazione MZD Connect ed il Mazda i-ACTIVSENSE ossia radar e telecamere per la sicurezza in marcia.
Particolare attenzione è stata rivolta al perfetto allineamento tra volante, pedali e comandi di bordo con una seduta più bassa di 20 mm rispetto al passato. La capote è rimasta in tela con movimento manuale ed è possibile azionarla restando seduti con un minore sforzo rispetto al modello precedente.
MAZDA, SFIDE GIAPPONESI
Solitamente la configurazione di un auto, la definizione delle sue caratteristiche, linee, forme, cilindrata, equipaggiamenti viene definita in base alle strategie di marketing, considerando quello che il mercato richiede.
Ai giapponesi di Mazda, pur attenti ovviamente al mercato, piacciono però le sfide e la ricerca di soluzioni tecniche non convenzionali. L’evoluzione dello spider Mazda dalla terza versione a questa quarta ha seguito alcuni principi di base: il massimo feeling, l’auto come estensione dell’uomo, la reattività ai comandi, la tecnologia nella meccanica tutto sviluppato con la filosofia giapponese, attraverso un lavoro certosino ed un impegno sacrale nel fare le cose.
Non è facile liquidare in poche parole tutte le modifiche apportate dalla precedente versione che hanno fatto fare un salto di qualità notevole sui motori, sul telaio, sulle sospensione e nella dotazione degli interni.
All’esterno le linee sono completamente rinnovate ed ispirate allo stile Kodo di Mazda: linee fluide e filanti delle superfici producono un forte dinamismo. La scelta del turbo non è stata presa in considerazione volutamente a vantaggio di un motore aspirato con alto rapporto di compressione, più costante nell’erogazione.
La vettura ha guadagnato un risparmio di peso di oltre 100 kg rispetto al modello precedente. L’ago della bilancia si ferma infatti a soli 1000 kg. Migliorata la distribuzione dei pesi arretrando ed abbassando la posizione del motore, quella del conducente e facendo largo uso di alluminio per cofano, baule, struttura della capote, parafanghi anteriori ed i rinforzi dei paraurti.
La ripartizione adesso tra i due assi è 50:50 baricentro più basso. Molto efficienti i motori SkyActiv abbinati ad una trasmissione studiata e rivista che in sesta marcia gira senza demoltiplicazione, ma diretta per il massimo del rendimento e riduzione dei consumi dovuti alle perdite d’attrito.
MAZDA MX-5 1.5, come va su strada
Già il dato di accelerazione dichiarato (8,3 sec nello 0-100 km/h) fa capire quanto sia importante la riduzione di peso. La vettura è molto agile, non esita quando si schiaccia sull’acceleratore e le riprese sono soddisfacenti. Impressionante la direzionalità. D’altra parte i giapponesi volevano un’auto che segue il pensiero. E ci sono riusciti. La reattività notevole fa mettere il muso della vettura dove si punta lo sguardo con una velocità che si avvicina ad una vettura “formula”, ad un kart.
MAZDA MX-5, on board nell’abitacolo impressioni
MAZDA MX-5, feeling di guida
Il diametro dei dischi freno anteriori è contenuto. A vederli ad occhio potrebbero sembrare piccoli, ma la vettura è leggera e non vanno mai in affanno anche quando si viaggia ad andatura “sportiva” con continue frenate in sequenza.
MAZDA MX-5 2.000 2L come va
Anche con questo 2 litri, il cui aumento di peso è trascurabile rispetto all’altra versione, quello che colpisce immediatamente andando ancora più forte è la direzionalità e la reattività. In prossimità di una curva, si resta colpiti dal fatto che la MX-5, velocissima nelle reazioni, è in grado di cambiare rapidamente direzione, si appoggia e gira anticipando anche il movimento delle mani che ruotano il volante! I giapponesi ci parlano della fisolosofia “Jinba Ittai”, l’armonia tra cavallo e cavaliere che ritroviamo alla guida della nuova Mazda MX-5 dove la fusione tra pilota e vettura è impressionate. Sembra di essere “murati” nell’abitacolo ed avere la vettura come estensione del corpo.