Credito d’imposta per spese di pubblicità 2017/2018 aggiornamenti
Bonus Pubblicità per imprese e lavoratori autonomi che investono in campagne adv su periodici, radio e tv atteso DPCM
Novità per imprese e lavoratori autonomi che investono in campagne pubblicitarie su quotidiani, periodici, emittenti Tv e radio locali: avranno non solo un grande ritorno di visibilità, ma potranno godere anche di un vantaggio economico rilevante il credito d’imposta per spese di pubblicità sostenute.
LAST MINUTE: FIRMATO IL DECRETO ATTUATIVO 22 MAGGIO 2018
CREDITO D’IMPOSTA PER SPESE DI PUBBLICITA’
Il Credito d’imposta è un credito di cui sia titolare il contribuente nei confronti dell’erario dello Stato che può essere destinato a compensare i debiti, a diminuire imposte e tasse dovute oppure, quando ammesso, se ne può richiedere il rimborso, ad es. in sede di dichiarazione dei redditi.
Questo grazie al “Bonus Pubblicità” inserito in un emendamento approvato dal Governo nella cosiddetta “Manovra Correttiva 2017” della Legge di Bilancio 2018, in base alla quale ogni investimento pubblicitario sulla stampa periodica effettuato dal 24 giugno 2017 e fino al 31 dicembre 2018 godrà di un importante incentivo fiscale, precisamente dal 75% fino al 90% sulla somma investita, incrementale rispetto all’anno precedente.
Il credito è pari al 90% per le Micro imprese, PMI e startup innovative. Per tutti gli altri soggetti è del 75% ovvero imprese di natura giuridica e lavoratori autonomi (compresi professionisti).
Il Bonus Pubblicità è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nell Art. 57-bis che recita: “Incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche
locali e misure di sostegno alle imprese editoriali di nuova costituzione….” Leggi TUTTO.
CREDITO D’IMPOSTA PER SPESE DI PUBBLICITA’ QUANDO
Tale credito sarà utilizzabile a partire dal 2018 per gli investimenti realizzati nel secondo semestre 2017 e nel 2019 per quelli effettuati in tutto il 2018.
Si potrà usufruire di questo credito d’imposta in compensazione su tributi erariali o Inps da pagare nel modello F24 e dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2017 e 2018, previa istanza al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il CREDITO D’IMPOSTA PER SPESE DI PUBBLICITA’ (Bonus Pubblicità) è pari al:
– 90% per microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative
– 75% imprese di natura giuridica e lavoratori autonomi, compresi professionisti
Insomma basterà investire l’1% in più di quanto fatto nell’anno precedente per avere a disposizione questo straordinario incentivo del credito d’imposta per spese di pubblicità.
BONUS PUBBLICITA’ 2018
ESEMPIO CREDITO DI IMPOSTA PUBBLICITA’
Un’impresa locale che beneficia dell’incentivo del 90% e che nel 2017 ha investito 5.000€ su
periodici e prevede di investire 7000€ nell’anno 2018 (quindi 2.000€ incrementali) otterrà un credito d’imposta di 1.800€ sulla dichiarazione dei redditi del 2019. Nel caso in cui nel 2017 abbia investito 5000€ e zero nel 2016 sarà agevolata la totale somma di 5.000€ con un recupero in credito d’imposta di ben 4.500€ nel 2018.
Altro esempio: chi investe 10.000€ nel 2018 e nel 2017 non ha effettuato spese pubblicitarie, otterrà un credito di
imposta di 9.000€ che potrà spendere nel 2019.
Il finanziamento a copertura del credito d’imposta per spese di pubblicità è pari a 20 milioni di euro destinati al periodo da giugno al dicembre 2017 con un tetto massimo fissato a 62,5 milioni di euro per il 2018.
90% a MICRO IMPRESE, piccole e medie imprese
Per la definizione di Micro, piccole e medio imprese, si fa riferimento alla Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 (pubblicata nella G.U.U.E. n. L 124 del 20 maggio 2003) che effettua distinzioni basate sul numero di dipendenti di una società e sul suo fatturato o bilancio annuo, così come specificato:
– microimpresa: meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro;
– piccola impresa: meno di 50 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 10 milioni di euro;
– media impresa: meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un bilancio inferiore a 43 milioni di euro.
(Aggiornamento Aprile 2018): provvedimento in corso ultimissima revisione per gli ultimi dettagli in questi giorni di aprile. Tutto confermato in attesa del DPCM.
In pratica, una quota parte della tassazione dovuta al fisco può essere utilizzata per produrre pubblicità all’Azienda, aumentando i ritorni commerciali e la propria quota/mercato, con benefici finanziari non trascurabili.
Il consiglio per chi ha una attività è di cogliere seriamente questa opportunità del credito d’imposta per spese di pubblicità iniziando a valutare un investimento.
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