Fine Noleggio auto e danni: attenzione ecco cosa sapere
I problemi a fine noleggio: addebito danni al momento della restituzione dell'auto. Gli indubbi vantaggi del noleggio auto sono spesso oscurati dalle sorprese di costi non previsti. Come difendersi con 2 GUIDE SCARICABILI
A proposito di noleggio auto, sorprese, costi e danni… La macchina? Togliersi ogni pensiero. Paghi un canone mensile, la tieni 1 anno, 2 anni, 3 anni, oppure 90.000 km, 120.000 km, 180.000 km o quanti anni e chilometri vuoi, poi la restituisci e …arrivederci e grazie.
Non hai più da preoccuparti per la manutenzione, i tagliandi, le rotture, la carrozzeria, l’auto sostitutiva, le gomme, il bollo, l’assicurazione (ti forniscono persino la kasko): paghi un tot al mese, la vettura è “fisicamente” tua, devi solo pensare ai rifornimenti di carburante e alle contravvenzioni, e a scadenza del contratto la restituisci alla società di noleggio a lungo termine.
Facile, no? Chiaro come la luce del sole. E invece no: i problemi insorgono, tutti insieme, al momento della restituzione del mezzo noleggiato a breve, medio o lungo termine che sia.
Danni fine noleggio
Tutte le compagnie di noleggio a lungo termine hanno una procedura per la valutazione dello stato generale della vettura a fine noleggio. L’auto deve essere in buone condizioni di carrozzeria e meccanica e non deve presentare danni ai rivestimenti.
“E’ considerata normale usura il degrado derivante dall’uso prolungato del veicolo in relazione alla durata e al chilometraggio sottoscritto” cita testualmente il manuale di una importante società francese del settore. Altrettanto spiega che “terminato il periodo di noleggio, il veicolo dovrà essere restituito nello stato in cui era alla consegna, salvo la normale usura determinata dall’utilizzo in conformità al contratto”, specificando che “un incaricato della società, alla presenza del cliente, stila un verbale di riconsegna” annotando tutte le più piccole anomalie riscontrate: stato dei tappetini, usura dei sedili, condizioni del cruscotto, usura dei pneumatici, abrasione sui cerchi, segni sul parabrezza e sui vetri, segni e incrinature sui fari, presenza di adesivi da rimuovere, danni alla carrozzeria.
“La valutazione del veicolo inizia dal suo aspetto generale esteriore, inclusa la vernice della carrozzeria, che dovrà essere in linea con l’età della vettura e il chilometraggio percorso” precisa il manuale. Ma qui la cosa si fa alquanto fiscale. La società francese definisce con immagini e spiegazioni addirittura l’entità e le grandezze dei danni di carrozzeria che sono considerati normale usura: per la carrozzeria “sino a un massimo di due lievi scrostature non superiori ai 20 mm di diametro ciascuna, rigature sottili inferiori ai 20 mm superficiali eliminabili con lucidatura”, per i paraurti e le protezioni laterali altrettanto “lievi graffi superficiali inferiori ai 20 mm eliminabili con lucidatura”.
Addebito danni fine noleggio
Fino a qui niente di male, ciascuno stabilisce le proprie regole come meglio crede, e sta poi al cliente decidere se accettarle o cercare una soluzione più consona alle sue esigenze. Ciò che cozza contro la logica e il buon senso è però che queste regole sono fisse e irremovibili e non fanno alcun riferimento “alla età della vettura e al chilometraggio percorso” citati più sopra né tantomeno alla più che corretta eccezione “salvo la normale usura determinata dall’utilizzo in conformità al contratto”.
Può una vettura che ha girato 3 o 5 anni presentare una situazione di usura di carrozzeria uguale a quella di un’auto restituita dopo 1 sola stagione? E altrettanto, che dire di un mezzo che ha viaggiato 180.000 km rispetto ad uno che ne ha percorsi solo 60.000? Graffi sui paraurti ce ne sono a iosa già fin dai primi giorni di utilizzo della macchina, considerando come parcheggiano da cani gran parte degli automobilisti, e generalmente non basta certo il polish a farli sparire.
In pratica la società di noleggio pretende indietro una vettura, qualunque sia il chilometraggio percorso e gli anni di utilizzo, che presenti un massimo di 40 mm (!!!) di graffi superficiali (escludendo le rigature che si eliminano in 5 minuti di passata di pasta abrasiva).
Se 2 graffietti da 20 mm possono anche starci su un’auto di 1 anno, quanti -a rigor di logica e per effetto della …matematica- dovrebbero essere ammessi su una vettura di 5 anni? Sempre 2, a detta del manuale del noleggiante, senza eccezioni di sorta -e più avanti lo dimostriamo.
Forse qualcuno ha idea di che cosa vuol dire avere una vettura in condizioni pari al nuovo dopo un tot di anni di utilizzo? Neppure il più fanatico collezionista di auto d’epoca può garantire un tale stato di conservazione, salvo che tenga la macchina sempre chiusa in garage coperta con un telo in tessuto morbido e traspirante! Ma se sottoscrivi un contratto di noleggio a lungo termine, non lo fai certo per tenere la vettura ferma nel box!
Addebito danni fine noleggio, una storia vera
Per meglio dimostrare questo meccanismo perverso e penalizzante per l’utente finale, voglio raccontare una storia, una storia vera, che mi ha visto -ahimè- protagonista perdente proprio con questa la società francese di cui stiamo parlando. Contratto triennale per 90.000 km, prolungato di comune accordo a 5 anni per consentire il raggiungimento del chilometraggio.
Prima della restituzione la vettura viene controllata e lucidata in carrozzeria proprio per eliminare tutti i graffi superficiali. Al momento della restituzione l’incaricato stila un verbale in cui annota piccole anomalie, riconducibili a suo avviso ad usura temporale.
A distanza di tempo arriva alla mia azienda una fattura di ripristino della vettura per oltre 2.000 euro, corredata da una serie di fotografie di pessima fattura da cui si evincono principalmente le ombre del flash e delle luci al neon dell’officina: praticamente l’auto presenta danni ai paraurti anteriori e posteriori, ammaccature sul cofano, sul tetto, su un paio di portiere e scheggiatura del parabrezza: insomma, un rottame!
Da qui inizia una serie di contestazione scritte alla società di noleggio, le prime neppure prese in considerazione, le successive con risposte evasive e prive della documentazione richiesta.
In sostanza il senso del discorso è: non ci interessa un contraddittorio, per noi è così e basta, paga e taci.
Il funzionario che ha ritirato il mezzo, delegato dalla società di noleggio, viene delegittimato nel suo operato come persona “che non ha gli elementi necessari per poter distinguere” la natura dei danni, alla mia terza richiesta di chiarimenti in contraddittorio viene finalmente risposto che “il contraddittorio avviene nel momento della restituzione del mezzo e relativa compilazione del verbale”, cioè, visto che alla restituzione del mezzo c’è solo lui, alla presenza proprio di quell’incaricato -delegittimato- per la redazione del verbale di consegna.
Più contraddittorio, siamo nel campo della piena …contraddizione…
Ma andiamo avanti: in una successiva risposta la società di noleggio ribadisce che il degrado “deriva dall’uso prolungato della vettura in relazione alla durata e al chilometraggio sottoscritto”, ma non spiega quale metro di rilevamento viene applicato ad una vettura che, a fronte di un accordo iniziale di tre anni, è stata autorizzata ad un prolungamento quinquennale. E veniamo all’aspetto economico: la perizia effettuata in officina successivamente al verbale di riconsegna costituisce “la base documentale per stimare le spese di ripristino e rimessa in efficienza del veicolo” e “le spese sostenute per tale ricondizionamento saranno fatturate immediatamente al conduttore”: dopo due richieste di documentazione di queste spese “sostenute” con richiesta di dettaglio delle operazioni effettuate (se proprio devo pagare, ho il sacrosanto diritto di sapere che cosa pago: ricambi e mano d’opera), mi viene risposto che le “vetture vengono vendute nello stato in cui si trovano, perciò non esistono fatture di riparazioni”.
Bene, siamo di nuovo in contraddizione, per non dire in piena mala fede. Se si parla di “spese sostenute”, queste per correttezza devono essere sempre documentate a colui al quale vengono addebitate, altrimenti si parli di “preventivo di riparazione”, e allora però se ne deve discutere in contraddittorio.
Tutti noi del settore sappiamo perfettamente come funziona il sistema dei preventivi di riparazione: importi forfettari (o, come si dice elegantemente, “stimati”) devono essere adeguatamente documentati: nessuna compagnia di assicurazioni seria accetterebbe mai un pezzo di carta privo di una adeguata documentazione né tantomeno immagini di pessima fattura, spesso senza riferimento al numero di targa della vettura.
Il noleggiante invece deve accettarle, pagare e tacere, e soprattutto non protestare, perché tanto non ti daranno mai soddisfazione. A tutt’oggi, passati sei anni, per onore di cronaca, la società di noleggio non ha dato più seguito alle ripetute richieste di chiarimenti.
Addebito danni fine noleggio, come difendersi
L’unico consiglio (verbale) da parte dell’azienda di noleggio attraverso uno dei suoi commerciali (che ha tutto l’interesse a mantenere in essere un contratto aziendale che gli frutta una settantina di automezzi) è stato quello di effettuare una bella denuncia di atti vandalici alla compagnia di assicurazione prima della restituzione della vettura. In questo modo all’utente verrà addebitata solo la franchigia e la società non avrà poi costi di ripristino.
Magari, aggiungiamo provocatoriamente noi: perché non farsi addirittura rubare l’auto (?!?). No, questo assolutamente no, questo è truffa, come il suggerimento di cui abbiamo appena parlato.
Come arrivare preparati al momento della riconsegna dell’auto a fine noleggio?
Bisogna essere consapevoli ed informarsi bene. Fare molta attenzione allo stato della vettura e valutare se è conveniente procedere alla riparazione attraverso un proprio carrozziere di fiducia con costi inferiori rispetto a quelli addebitati dalle società di leasing a fine noleggio.
Leggi anche:
Consigliamo di leggere e scaricare un paio di guide selezione prima della riconsegna del veicolo
→ Guida Danni Riconsegna Veicolo Noleggio proposta da Leaseplan QUI
→ Manuale Stato Usura Fine Noleggio da Arval QUI
Resta il fatto concreto che a fine noleggio la vettura deve essere in perfette condizioni.
Leggi anche la GUIDA ALLA RICONSEGNA QUI
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