Ford Mustang Hoonicorn RTR 845 CV
Si chiama Hoonycorn (Unicorno) la Ford Mustang utilizzata nel settimo – e speriamo non ultimo episodio – della serie Gymkhana iniziata nel 2006, che ha visto il funambolo del drifting Ken Block protagonista di traversi da brivido nelle metropoli californiane e dintorni. Iniziò nel 2006 a bordo di una Subaru Impreza WRX STI da 630 CV per passare al nuovo modello hatchbach del costruttore nipponico, fornito di 566 CV e utilizzato nel secondo episodio datato 2009. Successivamente, le Gymkhana three, four, five e six lo hanno visto alla guida di una sfilza di Ford Fiesta mk4 sovralimentate con circa 650 CV, delle quali l’ultima caratterizzata dal restyling ricevuto nel 2013. Tutto lasciava intendere che per Gymkhana seven Block confermasse tale scelta ma, come accennato, non è stato così; infatti alla fine dello scorso novembre ha suscitato grande sorpresa tra gli appassionati vedere il funambolo del controsterzo destreggiarsi al volante di una Ford Mustang notchbach di 50 anni fa adeguatamente allestita per l’occasione: Mustang Hoonycorn. Ecco come è fatta nei dettagli più segreti.
Carrozzeria e interni – Non è nostra intenzione tediare i lettori con informazioni sulle attività imprenditoriali parallele a quelle di pilota professionista riguardanti Ken Block. Due righe solo per ricordare che nel 1993 è stato cofondatore del noto marchio DC Shoes, specializzato in calzature per sport estremi. Passando all’argomento che più ci interessa, l’idea di impiegare una Mustang del ’64 in Gymkhana seven è nata allo scopo di festeggiare il mezzo secolo di vita della più popolare pony-car USA. La versione scelta è proprio quella dell’esordio in veste tre volumi (notchback in lingua originale) che affiancava le versioni fastback a coda filante e convertible, ossia con capote apribile in tela. Osservando la Hoonycorn non c’è dubbio che le forme della datata Mustang siano ancora riconoscibili, ma è chiaro che per adattarla agli scopi prefissati le modifiche sono state importanti, ad iniziare dal telaio di tipo tubolare in acciaio unito a un robusto rollcage per proteggere l’abitacolo da ribaltamenti e urti laterali. La carrozzeria invece è in fibra di carbonio con vistosi parafanghi widebody che sporgono dal corpo vettura, destinati ad accogliere enormi ruote Fifteen52 da 18″ scomponibili in tre pezzi e “gommate” Pirelli. Davvero impressionanti molti dei dettagli esterni, a partire dal “castello di aspirazione” che spunta minacciosamente dal cofano motore, proseguendo con lo specchio di coda munito di ampio estrattore e alettone regolabile, per finire agli scarichi laterali che promettono fuoco e fiamme. Oltremodo curata anche la livrea nera e grigia, integrata dalle decal dei vari sponsor, in piacevole contrasto col color bronzo delle ruote e dei cornetti di aspirazione del poderoso propulsore. Atmosfera racing anche nell’abitacolo a dir poco essenziale, dove emergono solo due avvolgenti sedili Recaro, pochi necessari strumenti e interruttori, volante antiscivolo e soprattutto le leve del cambio sequenziale e del freno a mano idraulico. Per il resto lamiera nuda in quantità, ad esclusione della plancia in carbonio che ricalca esattamente il look di quella dell’epoca con la tipica cavità centrale. Un rispettoso omaggio verso una 50enne in vena di follie, o meglio, di fumanti intraversate a tutto gas!
Meccanica – Se per gli esterni abbiamo usato l’aggettivo “impressionante”, per il comparto meccanico è doveroso utilizzare il termine “mostruoso”. Il motore della Mustang Hoonycorn infatti deriva da quello della Ford Fusion impiegata nei campionati Nascar ed è tutto dire! Si tratta di un 4,7 litri V8 Ford aspirato che, sotto le cure del mago dei preparatori Roush Yates, eroga la bellezza di 845 CV con una coppia che sfiora i 100 kgm! Inutile affermare che con tali numeri le prestazioni dell’auto risultano a dir poco eclatanti, grazie anche alla trazione integrale permanente e al cambio sequenziale a sei marce entrambi realizzati dalla Sadev, nonché alle inedite sospensioni indipendenti per le quali robustezza estrema e semplicità costruttiva sono stati gli obiettivi primari. La vettura reca il marchio RTR, la tuning factory fondata nel 2009 da Vaughn Gittin Jr., altro funambolico drifter USA che in pochi anni ha proiettato l’azienda al top della fama mondiale.
Scheda tuning Ford Mustang Hoonycorn RTR
Motore: Ford Racing by Roush Yates, anteriore longitudinale, 8 cilindri a V, cilindrata 6,7 litri, potenza max 845 CV (621 kW), coppia max 99,5 kgm (976 Nm)
Cambio: sequenziale Sadev a 6 rapporti
Trazione: integrale permanente Sadev, freno a mano idraulico
Ruote: Fifteen52, in lega scomponibili (3 pz.), 10,5J x 18” (ant./post.), pneumatici Pirelli Trofeo R 295/30 R18 (ant./post.)
Corpo vettura: Ford Mustang 1964, coupé (notchback), 3 volumi, 2 porte, telaio tubolare in acciaio, roll-bar a gabbia, carrozzeria wide-body in fibra di carbonio
Sospensioni: indipendenti sulle 4 ruote by ASD Motorsport
I numeri della RTR – Ford Mustang Hoonycorn
2014 – Anno di presentazione della Hoonycorn
1964 – Anno di nascita della Mustang
50 – Anni di età della Mustang
845 – Potenza max CV
99,5 – Coppia max kgm
8 – Cilindri del motore
6,4 – litri di cilindrata
4 – Ruote motrici permanenti
6 – marce cambio sequenziale
18 – Diametro ruote in pollici
3 – Pezzi ruote scomponibili
3 – Volumi della carrozzeria (notchback)