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Citroën Dyane, l’auto in jeans per i giovani

Citroën Dyane un successo tutto italiano che conquistò i giovani con lo spot in jeans: piccola, economica, pratica, simpatica “è uno scooter da città ed un pulmino da weekend”

Citroën Dyane apparve in Italia nell’agosto del 1967. Per la presentazione Citroën invitò i giornalisti avvenne sulla pista di Vignola, in provincia di Modena.
Fu da subito un successo, essenzialmente per le qualità della vettura: la praticità del portellone posteriore, la capote apribile dall’interno ed anche una carrozzeria decisamente moderna. Certo, alla Dyane non mancava la simpatia, e questa caratteristica ispirò con naturalezza la sua prima campagna stampa: la nuova arrivata era esattamente “un mostro di simpatia”!

Citroën Dyane, l'auto con gli jeans

L’agenzia che curava la pubblicità delle vetture Citroën in Italia era la CDP che aveva realizzato foto con festosi ragazzi intenti a giocare con la Dyane: un gruppo con strumenti musicali per “l’auto senza complessi” (dal 68 al 69) oppure sotto un ombrello per “il mostro di simpatia” (70).
In Francia, Michael Quarez disegnava per Dyane una fantastica brochure “on the road” a fumetti, regolata su registri quasi psichedelici per colori e temi, intitolata “la vita privata di Dyane”.

La brochure si apriva con un breve testo che raccontava come Dyane fosse una vettura nata per stupire per la forte personalità ed il carattere deciso, caratteristiche che contraddistinguono da sempre le Citroën.
Quindi Dyane diventava subito “l’auto contestataria” ma anche “l’auto senza complessi”: non faceva nulla, lei, Dyane, per piacere al pubblico ma era il pubblico che doveva schierarsi.
Ed il pubblico italiano si schierò immediatamente: le vendite nel nostro Paese decollarono già nel 1968, complice l’abbattimento delle barriere doganali europee e le efficaci campagne pubblicitarie italiane.
Nel 1973, per la prima volta, le vendite della Dyane in Italia scesero: da 111.462 esemplari del 1972 a 95.535: Dyane dopo sei anni di vita necessitava di qualcosa di nuovo.

Citroën Dyane, l'auto con gli jeans

Nel campo della pubblicità le multinazionali della comunicazione facevano fatica a utilizzare lo stesso linguaggio in tutti i mercati. In particolare in Italia l’incarico di curare l’immagine Citroën in Italia era stato affidato alla B Communications, agenzia giovane, ben strutturata e soprattutto, nota, per la sua creatività fresca e fuori dagli stereotipi, il cui direttore creativo era Titti Fabiani. Come dichiarato da lei stessa:

Del resto era la pubblicità stessa ad essere diversa: non c’era ancora l’attuale bisogno di persuadere il compratore con tecniche subliminali. La pubblicità era un mestiere dove si fondavano simpatia, arte e una certa intellighenzia che connotava il prodotto ed il suo habitat. Non si cercava semplicemente di spingere le vendite, ma di creare un mondo per solleticare le circonvoluzioni celebrali dell’acquirente, introducendo tutta una filosofia legata a quel prodotto.

spot Citroën Dyane, l'auto con gli jeans

Sull’onda del clamore suscitato dalla campagna “Chi mi ama mi segua” dei jeans Jesus, riusciva a racchiudere tutte le caratteristiche di Dyane in un unico, semplice ed efficacissimo slogan: Dyane è l’auto in jeans! L’Italia si colorava dei grandi cartelloni ideati dalla B Communications che presentavano la Dyane come uno stile di vita più che come un’automobile. L’arrivo della B Communications con la sua “auto in jeans” incise in modo determinante sul successo della bicilindrica in Italia: da 16.392 Dyane vendute tra settembre 72 e luglio 73, si passò a 28.526 Dyane vendute nel 1974, mentre le vendite di tutte le automobili diminuivano sensibilmente. Intanto l’Auto in jeans appariva per la prima volta in formato di poster pieghevole, come inserto su un noto rotocalco femminile.

Nel 1975 la B Communications proseguiva la campagna dell’auto in jeans con uno straordinario shooting fotografico che metteva in campo un gruppo di giovani, ovviamente in jeans, attorno a una Dyane colorata, rispecchiando sul piano sociologico il modo di vivere e pensare di un’intera generazione.
Nel 1977 la B Communications insisteva, con evidente riscontro di pubblico, sull’auto in jeans con una imponente campagna affissioni con il gruppo di sei ragazzi sulla Dyane arancione e che ha colorato i muri delle città italiane e i sogni dei potenziali acquirenti. Le campagne pubblicitarie, spesso con giovani protagonisti, erano colorate dagli splendidi disegni in stile “Yellow Submarine”, realizzati da Titti Fabiani, direttore artistico di B Communications. La Dyane era un pulmino da campagna o uno scooter da città, l’auto per andare alla cena elegante o alla partita di calcetto. Sempre rigorosamente in blue-jeans.

L’auto in jeans ha trovato il suo posto nell’immaginario degli automobilisti italiani grazie a messaggi che, come dichiarava Titti Fabiani, non nascevano semplicemente per “spingere le vendite”, ma erano autentiche dichiarazioni filosofiche e di vita, che ancora oggi, a quasi cinquant’anni di distanza, sono capaci di far brillare gli occhi ai possessori di Dyane e anche a chi, magari, ancora la sogna.

Dyane è uno spazio con quattro ruote per girare il mondo. Uno stile di vita senza problemi, come lo stile jeans: libero, disimpegnato, felice. E facile. La Dyane è la semplicità fatta motore: non ha radiatore, né giunti, né spinterogeno. Può trasportare quasi tutto: le scale lunghe che escono dal tetto, il carrozzino o la lavatrice che entrano dal portellone posteriore. Viaggia con qualsiasi tempo, indifferente quello che trova sotto le ruote, sassi, fango, sabbia. E, in estate, lascia entrare il cielo e il sole dal tetto. Se ti piace lo stile jeans, provati una Dyane.

Citroën Dyane, l'auto con gli jeans

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