“Nel 2014 abbiamo presentato la Soul Eco electric, ma sappiamo bene che esistono ancora limitazioni di costi e autonomia per la mobilità elettrica pura”. L’ammissione arriva da Giuseppe Bitti, Amministratore Delegato di Kia Motors Italia, che spiega di “non vedere ancora a breve una forte presenza dell’auto full electric nella mobilità individuale, anche se ad esempio la Eco electric ha batterie garantite 7 anni e un’autonomia interessante” pari a 210 km.
D: Questo vuol dire che per il momento Kia si chiama fuori dal discorso elettrico e sul fronte ‘green’ si limita al Gpl?
R: Per noi il Gpl, in effetti, è molto importante visto che rappresenta più del 20% delle vendite e possiamo offrirlo su tutta la gamma, ad eccezione di Carens e Sorento. La tecnologia a iniezione diretta che abbiamo introdotto a partire dallo Sportage e dalla Soul permette un affinamento prestazionale. Ma diciamo che questo è solo un primo step nella nostra marcia verso una mobilità più sostenibile…
D: E qual è il secondo?
R: Sarà l’introduzione nei prossimi anni di una serie di tipologie di ibrido, a iniziare dalla T-Hybrid che rappresenta la configurazione più light. Con un incremento di prezzo che non sarà superiore a 1.500 euro sulla versione normale avremo una motorizzazione ibrida che permetterà una riduzione dei consumi del 20% e un aumento delle potenze del 20%: potrà essere applicata sui turbodiesel con estrema facilità perché interverrà anche sulla turbina e sarà il primo passo per rendere accessibile la tecnologia ibrida a un numero maggiore di clienti.
D: Ma il motore elettrico della T-Hybrid ha solo 15 CV. Pensate a modelli più prestazionali?
R: In realtà un ‘vero’ ibrido esiste già ma in Italia abbiamo preferito non importarlo: è sull’Optima, vettura di segmento D, spinta da un motore benzina da 2 litri e un motore elettrico. Nella prossima generazione arriverà anche da noi, perché ci sarà la versione SW, che la renderà più vendibile sul nostro mercato. Ma non finisce qui, come ho detto, perché in futuro arriveranno anche prodotti plug-in hybrid. E fra il 2017 e il 2018 avremo un importante ampliamento della gamma con nuove tecnologie.
D: Ma la mobilità sostenibile non è fatta solo di tecnologie: sono importanti anche gli incentivi, le normative, il sostegno delle istituzioni…
R: Vero, ma purtroppo l’auto viene ancora vista come un bancomat del governo, laddove servirebbero interventi che, come si è fatto per l’edilizia, incentivino i privati a cambiare l’auto con modelli più puliti e più sicuri. E poi, a prescindere da eventuali incentivi alle famiglie, bisognerebbe almeno adeguare la fiscalità aziendale alle normative degli altri paesi europei.